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GUIDA ALL’ ANALISI ENERGETICA:
CONSUMI E  RISPARMI ENERGETICI IN UN IMMOBILE: 

Sommario
 

Introduzione.
Come si svolge e chi effettua l'analisi
Gli obiettivi  
Metodi e strumenti per una corretta diagnosi energetica.
La simulazione dinamica degli edifici  
Trasmittanza e coibentazione dell’involucro.  
ISOLAMENTO DELLE PARETI ESTERNE.
Isolamento delle coperture.
Ventilazione meccanica controllata.  
Serramenti e ponti termici
Intervieni sulle finestre.  
Controlla le dispersioni di calore dal cassonetto.
Orientamento degli edifici
I costi e le agevolazioni della diagnosi energetica.
BIBLIOGRAFIA..

INTRODUZIONE

Il parco edilizio italiano è costituito per circa il 70% da fabbricati realizzati in anni antecedenti al varo delle prime norme sull’efficienza energetica e quindi, di fatto, non hanno caratteristiche costruttive atte al contenimento dei consumi energetici.

Benvenuto nel posto per tutto quel che occorre per l'hobbystica e l'artigianato. Qui puoi trovare le arti e accessori artigianali di altissima qualità per una serie di hobby e attività. Condividiamo la tua passione per le arti e mestieri e siamo qui per aiutarvi in qualsiasi quesito che tu possa avere.

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“Ogni 100 euro di spesa di riscaldamento le famiglie ne “buttano via” 54, «basti pensare che in Italia l'efficienza media del sistema edificio-impianto di riscaldamento è del 46%” (Marco Decio, direttore di Cofely società di Gdf Suez).

 
                                                                                        .
 

La diagnosi energetica permette di definire il profilo del consumo energetico di un edificio, che esso sia un intero palazzo o un semplice appartamento.

Individua le cause dell’elevato consumo energetico, queste  criticità possono essere legate alle caratteristiche dei componenti strutturali ,e/o  alle modalità di gestione e/o alla qualità degli impianti tecnici e, infine, al comportamento degli utenti.

Inoltre permette di individuare gli interventi di riqualificazione energetica più adatti ed economicamente più convenienti.

Incrementare l’efficienza energetica degli edifici non è solo un’importante fattore di miglioramento ambientale ha  anche una convenienza dal punto di vista economico; La diagnosi rappresenta la prima fase di una riqualificazione o ristrutturazione energetica,  

 

E' molto importante la competenza del tecnico che deve effettuare la diagnosi, poichè, da lui dipende la corretta ristrutturazione energetica e la valutazione del più probabile ritorno economico degli interventi.
 
Inoltre il tecnico deve garantire l’indipendenza e l’imparzialità nella scelta dei prodotti e della manodopera.
 
Dubitate di tutti quelli che vi offrono consulenze gratuite, le pagherete come percentuale del lavoro che vi faranno con la loro ditta e vi spingeranno a fare interventi che sono più consoni alla loro impresa che non ai vostri bisogni veri.

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COME SI SVOLGE E CHI EFFETTUA L'ANALISI


Per iniziare correttamente una diagnosi energetica bisogna prima di tutto analizzare le bollette, dove sono presenti molte informazioni utili sui consumi storici. In molti casi si riescono ad intraprendere azioni correttive soltanto con una valutazione attenta della bolletta e della tipologia di contratto di fornitura utilizzato.
Bisogna valutare le varie offerte presenti sul mercato, per scegliere il fornitore di gas e il piano più adatto alle esigenze. Se si ha un impianto di riscaldamento centralizzato, è inoltre possibile richiedere all'amministratore la stipula di un Contratto Servizio Energia: così il condominio comprerà energia sulla base del consumo effettivo, misurato da un contatore di calore
Dopo una analisi dei consumi storici si può iniziare l'indagine più avanzata attraverso l'utilizzo l'ausilio di software avanzati di simulazione e modellizzazione del sistema edificio-impianto.
Le figure professionali che eseguono una diagnosi energetica devono avere una approfondita conoscenza dell'edificio e degli impianti 
 Il consumo reale di un edificio e/o di un gruppo di edifici può essere influenzato da diversi fattori. Il progetto di ricerca ECBCS-Annex 53 “Total Energy Use in Buildings – Analysis   and   evaluation   methods”   della   International   Energy   Agency   propone   la suddivisione in 7 macrocategorie:

  • fattori climatici;
  • caratteristiche fisiche e geometriche dell’edificio; tipologia degli impianti e dei sistemi energetici
  • gestione e manutenzione
  • attività e benessere degli occupanti;
  • Qualità dell’ambiente interno;
  • fattori socio – economici.

Gli obiettivi

I principali obiettivi di una diagnosi energetica sono:

1.     Valutare i consumi dell'immobile

2.     Definire gli interventi di riqualificazione energetica valutando le convenienze economiche ed i "ritorni dell'investimento".

3.     Analizzare ed ottimizzare le spese di gestione dell'immobile.

 

Metodi e strumenti per una corretta diagnosi energetica

Per L’analisi è necessario fare un sopralluogo per stimare i fattori che condizionano significativamente i flussi energetici e quindi i consumi; le variabili misurabili possono essere suddivise in tre categorie:

  • Misure sull’involucro: caratteristiche delle pareti esterne, dei solai e degli infissi.
  • Misure sull’impianto: caratteristiche degli impianti di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria
  • Misure climatiche esterne: misura delle temperature e dell'umidità dell'ambiente esterno.

 
“ Se la quantità e qualità dei dati lo permette è possibile  la formulazione di un modello matematico in grado di predire il consumo energetico di singoli edifici Un modello matematico è una descrizione del comportamento di un sistema Il metodo deve essere in grado di valutare tutte le opzioni di progetto con sufficiente precisione da permettere di effettuare scelte corrette per il miglioramento dell’efficienza energetica”. (ASHRAE 2005)
 

La simulazione dinamica degli edifici

Per Una diagnosi a  livello avanzato è necessario utilizzare uno strumento come la simulazione dinamica degli edifici. Questi programmi permettono di creare modelli che simulano in maniera dettagliata e realistica le condizioni climatiche esterne ed interne,

I programmi di simulazione dinamica permettono di indagare con precisione come cambiano i consumi nelle diverse ipotesi di riqualificazione.

Grafico che mostra le temperature calcolate con la simulazione dinamica (in blu) e le temperature effettivamente misurate (in rosso). Dalla estrema somiglianza dei grafici si può notare come le analisi energetiche effettuate con la simulazione dinamica sono molto affidabili e precise.

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INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA 

TRASMITTANZA E COIBENTAZIONE DELL’INVOLUCRO


Uno degli obiettivi principali è ridurre la trasmittanza, ovvero aumentare la qualità dell’isolamento
Ricordo che Per ogni grado in meno è possibile risparmiare circa il 7% del consumo annuo di combustibile.
Di tutta l’energia utilizzata per riscaldare un edificio durante la stagione invernale, una buona parte viene dispersa dalle pareti e dal tetto. Eseguendo interventi di isolamento termico possiamo ridurre fino al 40% il consumo di combustibile.

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ISOLAMENTO DELLE PARETI ESTERNE


L’isolamento dei muri può essere realizzato dall’interno, dall’esterno o nell’intercapedine. Tutti e tre i sistemi presentano dei vantaggi: la scelta dell’intervento da adottare dipenderà dallo stato di degrado dell’edificio e dalla somma di denaro disponibile per la sua realizzazione.

Isolamento dall’esterno (1) È senza dubbio la soluzione più efficace per isolare bene un edificio. In particolare è molto conveniente quando è comunque previsto un rifacimento della facciata.

Isolamento dall’interno (2) È un intervento non eccessivamente costoso, provoca, però, una leggera diminuzione dello spazio abitabile e può comportare anche la risistemazione dei radiatori, delle prese e degli interruttori elettrici.

Isolamento nell’intercapedine (3) Quando la parete contiene un’intercapedine è possibile riempirla con degli opportuni materiali isolanti. La spesa è modesta e l’intervento è conveniente.

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ISOLAMENTO DELLE COPERTURE


Tra tutte le superfici esterne di un edificio, spesso, il tetto è l’elemento che disperde più calore durante la stagione invernale e provoca surriscaldamento nei mesi estivi, a causa del basso livello di isolamento.
Se la copertura non è mai stata isolata è consigliabile intervenire immediatamente.
Se la copertura è stata isolata più di 10 anni fa è consigliabile verificare lo stato dell’isolante: deve essere perfettamente asciutto, non lacerato, coprire tutta la superficie del tetto e aver conservato il suo spessore iniziale.

Nel caso contrario è meglio provvedere alla sua sostituzione .                                            
Copertura piana Se la copertura dell’edificio è piana (terrazzato) è possibile intervenire dall’interno oppure dall’esterno. L’isolamento esterno è un intervento delicato perché il terrazzo ha bisogno di un’accurata impermeabilizzazione e, se è calpestabile, anche di un’adeguata pavimentazione.


Sottotetto non praticabile Conviene posare l’isolante sul pavimento del sottotetto. Isolare la parte inclinata porterebbe solo a riscaldare inutilmente il volume del sottotetto con il calore che sale dagli ambienti sottostanti.


Sottotetto praticabile Conviene isolare dall’interno, fissando l’isolante parallelamente alla pendenza del tetto. Ricordiamo che se interveniamo dall’interno, nel soffitto dell’ultimo piano, generalmente non sono richieste decisioni condominiali.
Mansarda Se la mansarda è abitata conviene posizionare l’isolante all’esterno, sotto i coppi o le tegole, in modo da non ridurre la superficie utile, altrimenti è possibile isolare dall’interno.

VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA


Tipicamente gli edifici con scarse prestazioni energetiche non hanno un sistema di ventilazione forzata, ma il ricambio d’aria avviene unicamente attraverso i pertugi dell’involucro o l’apertura delle finestre e porte.


Per molto tempo si è stimato il valore di tale ricambio d’aria in 0,5 volumi/ora, il che significa che ogni due ore l’intera aria presente nell’ambiente viene cambiata. In realtà questo valore era attendibile fino a qualche anno fa allorchè non esistevano stringenti normative sul risparmio energetico. Ma oggi, con il miglioramento della coibentazione, tale valore risulta un po’ alto a tal punto che molti progettisti utilizzano come valore di riferimento 0,3 volumi/ora, il che significa che ci vogliono tre ore per avere un ricambio d’aria completo. Il miglioramento della prestazione energetica dell’involucro ha quindi causato un peggioramento della qualità dell’aria, restando quest’ultima per più tempo all’interno dell’ambiente stesso.


Ecco dunque che fa il suo ingresso la cosiddetta ventilazione forzata. Il termine forzata, in contrapposizione con il termine naturale che viene utilizzato per la ventilazione tradizionale, indica che esiste un apposito impianto che “costringe” l’aria ad entrare ed uscire dall’ambiente secondo appositi canoni di progetto. Tale impianto innalza enormemente la qualità energetica dell’edificio in quanto è possibile recuperare il calore dell’aria calda - ma esausta - presente in ambiente, pre-riscaldando l’aria di rinnovo mediante appositi scambiatori. Per altro è bene precisare che un edificio non sarà mai classificato in classe A se non è dotato di un impianto di ventilazione meccanica, a testimoniare ancora una volta la grande influenza di questo parametro sulle prestazioni energetiche globali dell’edificio.

L'acquisto di un condizionatore di classe energetica alta, A+, A++e A+++, comporta sì una maggiore spesa iniziale, ma anche in un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2.

Ad esempio, l'acquisto di un condizionatore di efficienza energetica classe A rispetto a uno di classe C permette di risparmiare circa il 30% annuo sui consumi di elettricità e quindi di ridurre del 30% anche le emissioni di CO2.

Nella tabella, riportiamo per classe di efficienza energetica i consumi di energia elettrica di un condizionatore split da circa 6kW, capace di raffreddare 2 o 3 stanze per un totale di 40m2 , utilizzato per 8 ore al giorno nei tre mesi estivi.

I minori consumi di energia elettrica di un modello classe A rispetto a un modello classe B fanno recuperare il maggior costo iniziale in circa tre anni.

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SERRAMENTI E PONTI TERMICI


Altri due parametri molto interessanti e che influenzano le performance dell’edificio per il 15% sono i componenti finestrati e i ponti termici.
                   

Intervieni sulle finestre

Controlla la tenuta dei serramenti. Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi d’aria eccessivi, con relative dispersioni di calore. E’ buona norma controllare periodicamente lo stato delle guarnizioni poste sulle battute delle ante e sostituirle se necessario. Naturalmente, se hai vecchi modelli di serramenti che non hanno le guarnizioni provvedere all'installazione. Inoltre, piccole infiltrazioni d’aria dal telaio possono essere eliminate usando il silicone.

 Quando le nostre finestre hanno un solo vetro possiamo

  • sostituire il singolo vetro con un doppio vetro, dove possibile, aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al vecchio,
  • sostituire tutto il serramento con un altro già predisposto con vetrocamera,
  • applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai termosifoni!)

 

Controlla le dispersioni di calore dal cassonetto

Il cassonetto è uno dei punti di notevole dispersione di calore perché spesso non è isolato; poiché isolarlo è un intervento piuttosto semplice e poco costoso, laddove c’è lo spazio sufficiente, almeno 2cm, applicare un pannello isolante.
Ricordiamo che dopo aver intrapreso qualsiasi intervento di risanamento energetico bisogna regolare l’impianto di riscaldamento e condizionamento.
Ridurre la trasmittanza dei componenti finestrati resta comunque molto importante e tale riduzione può ottenersi mediante l’utilizzo di vetri ad alta efficienza energetica, tipicamente vetri doppi o tripli selettivi a bassa remissività.
I ponti termici invece sono le interruzioni dell’isolante, per esempio in corrispondenza di spigoli, angoli, balconi, travi etc. L’interruzione dell’isolante è dannoso per l’efficienza energetica dell’edificio in quanto vanifica parzialmente il lavoro effettuato dall’isolante stesso, lasciando passare calore verso l’esterno.

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ORIENTAMENTO DEGLI EDIFICI


Ultimo parametro, seppur meno importante è l’orientamento degli edifici. L’orientamento dell’edificio chiaramente riguarda unicamente i serramenti vetrati, ovvero gli unici in grado di far passare la radiazione solare e quindi quelli che vengono definiti apporti gratuiti all’edificio. Il sole infatti con il suo irraggiamento è in grado di scaldare parzialmente l’ambiente in modo del tutto gratuito. Risulta quindi consigliato, nel nostro paese che si trova nell’emisfero nord, esporre le finestre verso sud per quanto possibile. In realtà poi questo diventa un problema opposto in estate, quando gli apporti gratuiti del soli non sono desiderati ed è per questo, vista anche la scarsa influenza di tale parametro, che esiste un punto di ottimo che indicativamente stima la superficie ottimale delle pareti vetrate sul lato sud in circa il 40% della superficie complessiva della facciata.

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I COSTI E LE AGEVOLAZIONI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA



 

Una attenta riqualificazione energetica di un immobile comporta un risparmio di energia, quindi economico, e una rivalutazione del valore immobiliare

Il costo di una diagnosi energetica è variabile e dipende dalla dimensione e dalla complessità dell'immobile. Il costo del servizio, se abbinato ad un intervento di riqualificazione, viene ripagato in tempi brevi grazie al risparmio ottenuto dai miglioramenti energetici.

Personalmente ritengo che prezzi di 700- 1000 euro per questo tipo d’analisi siano spropositati.

Per una villetta o appartamento di medie dimensioni offro l’analisi energetica a euro 200 +iva

Chiaramente per condomini o multiproprietà verranno offerti degli sconti.

Ricordo che la pratica è Comprensiva di APE – Attestato di Prestazione Energetica (del valore di130 euro + IVA) e di tutta la documentazione propedeutica per le pratiche ecobonus (65%)

La diagnosi è tra gli interventi soggetti alle agevolazioni fiscali come la detrazione per ristrutturazione energetica

BIBLIOGRAFIA


Il Catasto Energetico dei Consumi Ariaudo F., Balsamelli L., Corgnati S.P. (2011)
Analisi statistiche delle prestazionienergetiche delparco edilizio della provincia diTorino
G.V. Fracastoro, M. SerrainoDipartimento di Energetica Politecnico di Torino
http://orizzontenergia.it
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/energia/efficienza-energetica/edifici
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it
www.ecoage.it/rendimento-energetico.htm
https://www.energy.gov/eere/amo/articles/energy-performance-indicator-tool
http://iso50001-energy-management.com/iso50001/energy-baseline
www.mbma.com/media/RoofingGuideSpecs.pdf

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